Storia di Zio Jack

La Griglieria Zio Jack è stata la prima griglieria di Napoli, unica nel suo genere, inaugurata il 30 agosto 1975, inizialmente in via Cimarosa al Vomero, di fronte alla floridiana, e poi nel cuore di S. Lucia. A più di 35 anni da quel giorno, la nostra griglia è sempre calda, tutte le sere, in una atmosfera semplicemente unica,risultato di tante componenti che si fondono assieme: dal calore affettuoso della clientela al rispetto della tradizione dei prodotti tipici, dall'esperienza dell'ospitalità alberghiera alla conoscenza degli antichi segreti che ci portano a scegliere da sempre le migliori carni dei pascoli, oggi come allora, con la stessa immensa passione per questo lavoro.

Alla Griglieria Zio Jack ricerchiamo continuamente per i nostri Clienti le migliori materie prime, per garantire sempre l’alta qualità di ogni nostra preparazione…dai migliori prosciutti crudi di montagna, i wurstel di qualità Red Superiore, i prosciutti cotti senza polifosfati aggiunti, i pomodorini "grappolo" per le bruschette, le patate fresche, la carne più tenera dei pascoli del nostro appennino. Inoltre prepariamo direttamente i nostri hamburgers, macinando al momento la carne dei nostri Bigburgers: una ulteriore garanzia di freschezza e qualità!

 

Riconoscimenti - Premio Cravattino d´ oro

Zio Jack premiato con il "Cravattino d´oro"

L’A.M.I.R.A. (Associazione Maître Italiani Ristoranti e Alberghi) è un’associazione senza fine di lucro che mira a mettere in contatto, supportare e aiutare a crescere i maître di tutta Italia e non solo.

 

Storia Via Santa Lucia

Via Santa Lucia fino alla fine del 1800 era un lungomare con costruzioni solo sul lato di Monte Echia (v. foto in basso a destra). Tutti gli attuali palazzi (ivi incluso quello del ristorante Zio Jack) furono costruiti sul mare dopo il riempimento completato nel 1872. Dagli inizi del '900 nei locali ove è ubicato Zio Jack già vi era un altro famoso ristorante chiamato "da Peppino", molto rinomato, che rimase aperto ben oltre la seconda guerra mondiale, nella cui sala, ove adesso Vi trovate, hanno cenato tra gli altri, il grande Totò, Peppino de Filippo, Sofia Loren fino ai tempi in cui la sera si riuniva il grande Napoli di Diego Maradona. "DaPeppino" era anche pizzeria ed è proprio per questo che nelle maschere, poste sulla parete grande della sala, vi è un Pulcinella che cuoce e poi consegna la pizza. Le maschere sono un'opera dello scultore Dante Virgilio, scultore della Real Casa Savoia, autore di effigi, medaglie e bassorilievi del Principe Umberto di Piemonte (che sarà poi l'ultimo Re d'Italia) e della Principessa Maria Josè di Savoia. Tra le opere dello scultore Dante Virgilio anche la fontana della centralissima Piazza S. Ciro di Portici (Na). Di seguito riportate la lettera di invito del Direttore della segreteria di Casa Savoia, un articolo del quotidiano "La Tribuna" degli anni '30 ed una foto dello scultore raffigurato ancora ragazzino accanto al busto di S.A.R. Principe Umberto di Savoia (1936). Qualcuno ha notato che le maschere dei Pulcinella sono poste in successione logica: a partire da sinistra Pulcinella cuoce la pizza, poi va a consegnarla ma lungo la strada comincia a mangiare, beve un fiasco di vino, va barcollando ubriaco finendo accompagnato da una donna di strada.